Polmoniti

Le polmoniti sono processi imfiammatori del polmone, e possono essere determinate da fattori infettivi, chimici, fisici ed autoimmunitari. Con il termine polmonite s’ intendono comunemente le forme ad eziologia infettiva di natura batterica, micobatterica, virale, fungina, protozoaria o, raramente, elmintica. Le polmoniti fanno parte delle sindromi infettive delle basse vie aeree. Le polmoniti possono essere classificate su base eziologica (batteriche, virali, ecc.), su base anatomo- patologica (alveolare, interstiziale, alveolo-interstiziale, necrotizzante) o su base epidemiologica (nosocomiale, acquisita sul territorio o comunitaria, da aspirazione, in ricovero protetto, nell’ospite immunocompromesso). Scopo di queste distinzioni è di formulare una diagnosi presuntiva dell’agente eziologico, di identificare l’iter diagnostico e di formulare una prognosi prevedendo eventuali complicanze proprie delle singole forme, ma soprattutto di stabilire una terapia ragionata con farmaci antimicrobici attivi sugli agenti prevalenti nelle differenti forme. La distinzione su base epidemiologica delle polmoniti è basata su una differente prevalenza di agenti infettivi nei differenti ambienti e tipologia di pazienti in cui esse si possono manifestare: 1) polmoniti acquisite in comunita’, sono contratte sul territorio, in ambiente extranosocomiale, da soggetti immunocompetenti, sono piu’ frequentemente determinate da S. pneumoniae, Haemophylus influenzae, M. catarrhalis, Micoplasma, Clamidie e virus; 2) polmoniti nosocomiali: acquisite in ospedale, ad insorgenza 48h dopo il ricovero, in pazienti con riduzione delle difese ma non necessariamente immunocompromessi (interventi chirurgici, cateteri venosi centrali, politraumatizzati, etc.), più frequentemente determinate da batteri Gram-negativi (p.es. Pseudomonas spp., Serratia marcescens, Klebsiella spp., Enterobacter aerogenes, Acinetobacter aerogenes) e Gram-positivi (S.aureus, Enterococco, S.epidermidis) ospedalieri spesso multiresistenti e da miceti; 3) polmoniti nell’ospite immunocompromesso, acquisite sia in comunità sia in ambiente nosocomiale, in soggetti con deficit immunitari primitivi o secondari (chemioterapia, trapianto d’organo, AIDS), determinate da riattivazioni endogene da patogeni endocellulari (CMV , P .carinii, Criptococco, M.tuberculosis hominis, Histoplasma capsulatum, ), endogeni enterici sia Gram-negativi sia Gram-positivi (P.aeruginosa, Enterobacter, Enterococco), o circolanti in comunità (pneumococco, H.influenzae, S.aureus, S.epidermidis).