Percussione

La percussione si effettua in maniera mediata (dito plessore che percuote il dito plessimetro appoggiato sulla cute). La percussione evoca dal polmone normale il tipico suono chiaro polmonare (SCP). La presenza di SCP indica sempre l’esistenza di parenchima polmonare aerato. Con la percussione si può delimitare topograficamente il sottostante polmone solo se questo contiene aria ed è a contatto con la parete toracica. E’ consigliabile effettuare prima una percussione comparativa (alternativamente a dx e a sx simmetricamente) sui due emitoraci per individuare possibili differenze del suono plessico. La successiva percussione delimitativa definisce le aree di SCP sul torace alle quali corrisponde il parenchima aerato. Si delimitano per prime le aree di Konig di SCP che corrispondono agli apici polmonari, comprese tra il muscolo cucullare e l’articolazione della spalla e che devono essere simmetriche. Partendo poi dal II spazio intercostale dorsale si scende, con il dito plessimetro parallelo alle coste, una costa per volta, fino ad individuare il passaggio dal SCP al suono ottuso degli organi addominali. Tale cambiamento di suono indica che si sono raggiunte le basi polmonari. A questo punto si valuta se le basi polmonari sono alla stessa altezza (IX-X costa) e se si espandono normalmente. Ciò si effettua facendo fare un’inspirazione profonda al paziente e verificando se l’area di SCP si sposta caudalmente di 1-2 spazi intercostali. La presenza di ottusità (o ipofonesi) indica che al di sotto della zona percossa esiste una regione addensata: addensamento parenchimale, neoplasia, versamento pleurico, atelettasia. La presenza di suono iperchiaro indica aumento del contenuto aereo, mentre un suono timpanico indica la presenza di una cavità unica ripiena d’aria.

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