Costi della broncopatia cronica

La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)  è una malattia con prevalenza e mortalità in costante aumento in tutto il mondo ed anche in Italia. E’ quindi un importante problema di salute pubblica, specie nei paesi  più industrializzati. Per le caratteristiche di lenta ma continua progressione anatomo-funzionale la BPCO necessita di prescrizioni farmacologiche continue e di altri presidi non farmacologici, specie nelle fasi di più elevata compromissione clinico-funzionale. Sono proprio i pazienti con maggiore alterazione della struttura e della funzione dell’apparato respiratorio che richiedono un più elevato impegno economico in rapporto alla quantità di farmaci, alla necessità di ossigenoterapia continuativa e di altri presidi riabilitativi necessari al mantenimento della stabilità delle condizioni. Inoltre questi pazienti sono soggetti ad una più elevata frequenza di riacutizzazioni, specie infettive, che spesso rendono necessario il ricovero in ospedale, e infine necessitano di una maggiore assistenza da parte dei familiari e delle strutture pubbliche allo scopo deputate. Per questo motivo, in una patologia in cui nessun farmaco ha ancora dimostrato di poter incidere significativamente sulla storia naturale della malattia, sono fondamentali l’eliminazione dei fattori di rischio ed il riconoscimento precoce dei sintomi e segni di malattia, onde impedirne o rallentarne la progressione verso esiti stabilmente invalidanti.  Stante questa vera e propria “epidemia” di BPCO nei paesi industrializzati, negli ultimi anni si è posta sempre maggiore attenzione ai costi che tale patologia impone ai sistemi sanitari e alla società in generale.