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Insufficienza respiratoria

L’insufficienza respiratoria può essere distinta in: A) insufficienza respiratoria tipo I, caratterizzata prevalentemente dall’ipossiemia (PaO2< 55-60 mmHg in aria ambiente), secondaria ad alterazione del rapporto Ventilazione/Perfusione, della diffusione alveolo-capillare o a shunt B) insufficienza respiratoria tipo II, prevalentemente ipossiemica/ipercapnica (PaCO2> 45 mmHg), secondaria a patologie

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Urgenza in broncopatia

Criteri per ricovero urgente per insufficienza respiratoria: a) significativo incremento della gravità dei sintomi, quale l’improvvisa insorgenza di dispnea a riposo b) alterazioni neuropsichiche (sonnolenza, agitazione, perdita di coscienza), frequenza respiratoria > 35 atti/min., frequenza cardiaca > 110 battiti/min c) insorgenza di nuovi segni fisici,

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Desaturazione ossiemoglobinica

Nei pazienti con malattie respiratorie croniche le modificazioni dei gas ematici (PaO2 e PaCO2) durante il sonno e/o l’esercizio fisico, spesso non prevedibili dai valori arteriosi a riposo, possono giocare un ruolo importante nello  sviluppo di complicanze caratteristiche come l’ipertensione polmonare, il cuore polmonare e

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Manifestazioni extrapolmonari

Le manifestazioni extrapolmonari della broncopneumopatia  cronica ostruttiva (BPCO) interessano vari organi e apparati e sono dovute alle complicazioni cardio-respiratorie (insufficienza respiratoria, cuore polmonare cronico) e alla comorbilità. Il cuore polmonare cronico (CPC) è una evoluzione frequente della broncopneumopatia cronica ostruttiva in fase avanzata, ed è

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Danno del Sistema Nervoso

L’interessamento del sistema nervoso centrale è conseguente all’insufficienza respiratoria, ed è dovuto all’ipertensione endocranica causata dall’ipercapnia (con cefalea, nausea, tremori) e alla ipossiemia. Quest’ultima è responsabile di una diffusa compromissione delle funzioni neurocognitive (confusione, difficoltà nell’ideazione), che può essere migliorata con il miglioramento dell’ipossiemia. Inoltre

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Pink puffer

Peculiarità dell’esame obiettivo del torace nel broncopatico cronico: 1) torace deformato a botte 2) prominenza al collo dei muscoli accessori 3) diaframma piatto e basso che determina retrazione costale della base del torace in inspirazione 4) ridotti rumori respiratori con toni cardiaci lontani 5) espirazione prolungata con sibili

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Genetica della BPCO

La broncopatia cronica ostruttiva (BPCO) tende ad aggregare in famiglie, con un aumento di prevalenza nei parenti degli affetti rispetto ai parenti dei controlli, un aumento di prevalenza difficile da spiegare con altri fattori non genetici noti. Vi è aumento di concordanza per valori di

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Criteri di Anthonisen

Criteri di Anthonisen nella standardizzazione clinica nella definizione dei criteri di riacutizzazione nella broncopatia cronica ostruttiva. Sintomi maggiori: a) aumento della quantità dell’escreato b) viraggio del colore verso la puru­lenza c) dispnea. Criteri clinici minori: a) tosse b) whee­zing c) faringodinia d) congestione nasale. La presenza di almeno due

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Fermare la broncopatia

L’unico fattore che si è visto essere in grado di rallentare l’evoluzione della broncopatia cronica ostruttiva (BPCO) è la cessazione del fumo di sigaretta: questo si rende particolarmente evidente nei primi stadi della malattia, ma quando il processo è innescato e la funzionalità è compromessa,

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Fase preclinica della broncopatia

A volte l’ostruzione bronchiale della broncopatia cronica ostruttiva (BPCO) è presente pur in assenza di sintomi. Gli studi di individuazione precoce della BPCO condotti in vari paesi d’Europa hanno dimostrato che in soggetti asintomatici, o con sintomi non suggestivi per broncopneumopatia cronica ostruttiva ma con